E Roberto Maggioli lascia

“Non mi ricandido”. Roberto Maggioli (nella foto), coordinatore di Forza Italia a Bellaria Igea Marina, si chiama fuori. Al congresso del partito, che si tiene a dicembre, probabilmente verso la metà del mese, non è in lizza per succedere a se stesso. Passa la mano. “E' già molto impegnativo svolgere un ruolo attivo e non da semplice comparsa in consiglio comunale”, spiega, “non mi rimane altro tempo per ricoprire anche l'incarico di coordinatore”.
Roberto Maggioli attualmente è capogruppo della compagine d'opposizione in consiglio comunale e, anche nell'ipotesi, già ventilata, di una divisione delle diverse anime che hanno dato vita alla “lista della città”, rimarrà capogruppo di Forza Italia. “Nonostante mi stiano chiedendo di rimanere a ricoprire il ruolo di coordinatore, al 90 per cento ho già deciso per il no”, aggiunge. Chi sarà chiamato a sostituirla? “C'è una rosa di 3 o 4 papabili”. Non dice di più Roberto Maggioli, ma sembra convinto di una scelta sostanzialmente già compiuta e che attende solo di essere ratificata.
Forza Italia a Bellaria Igea Marina ha un centinaio di iscritti, anche se per conoscere il numero esatto dei militanti nel partito di Silvio Berlusconi in città, occorrerà attendere due settimane prima del congresso.
La campagna elettorale per le amministrative di giugno ha spaccato il partito: da una parte, solo per citare i nomi più noti, Roberto Della Motta e Giuliano Bertini, dall'altra Roberto Maggioli, Stefano Gori, Dario Rizzuti. Stando alle dichiarazioni sulla stampa e agli attacchi sferrati da Della Motta e Bertini all'indirizzo del coordinatore bellariese, le divisioni ci sono, ma solo dal congresso si capirà se il partito è realmente spaccato in due o se a soffiare sul fuoco della protesta sia solo qualche frondista. Di fatto Forza Italia in questa città è il primo partito e raccoglie una marea di voti: il 25,71% alle provinciali, addirittura il 29,30% alle europee. Anche per questo, i livelli superiori del partito stanno seguendo da vicino il caso Bellaria. Non fosse altro perché qui Berlusconi ha una roccaforte