Bambini senza sostegno per mancanza di educatori

Il contenuto del verbale compilato dal “tavolo tecnico” che elenca le problematiche presenti nella scuola. E chiede 5 educatori.

Né il sindaco né l’assessore alla scuola hanno reagito alla pubblicazione del nostro articolo comparso sullo scorso numero del “Nuovo” (dal titolo “Il Comune snobba l’handicap”), ma il problema rimane in tutta la sua gravità. Questa volta, sperando che qualcuno batta un colpo, continuiamo sullo stesso argomento pubblicando i passaggi salienti del verbale stilato dal “tavolo tecnico” e consegnato anche all’amministrazione comunale, che si conclude con la richiesta di 5 educatori di sostegno. L’argomento ci sembra degno di attenzione da parte del sindaco e chissà che non trovi il tempo, magari sottraendone un po’ alle passeggiate nell’Isola dei platani o alle conferenze stampa indette (quelle sì con rapidità) per annunciare progetti faraonici, per pensare anche a questo.
“Durante l’incontro sono state prese in esame le classi della scuola elementare e media in cui sono iscritti bambini in situazione di handicap. Nell’istituto si registra un elevato numero di alunni certificati, la maggior parte dei quali con handicap grave. L’esiguo numero degli insegnanti di sostegno in organico non consente di seguire questi ultimi sempre in modo adeguato e consono alle loro necessità. … Nell’anno scolastico 2003/4 non è stato possibile rispondere in modo adeguato a tutte le problematiche che si sono presentate. Nel tempo le difficoltà si “accumulavano”. Alcuni bambini non sono riusciti ad avere mai un sostegno….
Il territorio di Bellaria Igea Marina è soggetto, da circa quattro anni, a una notevole espansione demografica e a una forte immigrazione che aumenta progressivamente e considerevolmente la popolazione scolastica. I bambini stranieri accolti provengono da diversi paesi, quali: Albania, Marocco, Cina e altri. Questo fenomeno caratterizza la scuola bellariese per le specifiche problematiche che i bambini presentano: pluralità di culture e linguaggi. La situazione è aggravata dalla modalità dell’inserimento perché questo avviene anche nel corso dell’anno scolastico, i bambini stranieri arrivano continuamente. La scuola è la prima istituzione a cui si rivolgono le famiglie immigrate, soprattutto straniere, e quasi tutte hanno figli in età scolare. La scuola assume quindi un doppio ruolo: educativo e di prima accoglienza per i bambini stranieri. Il fenomeno descritto si affianca e si intreccia come emergenza accanto ad altre problematiche già presenti nelle classi, soprattutto le classi che accolgono alunni in situazione di disagio psicologico e fisico. Sono presenti bambini stranieri in situazione di handicap”.