Droga, problema sottovalutato

Il fenomeno è preoccupante. Intervista a Francesca Forlazzini che vive a Igea Marina ma che da anni lavora al Sert e al carcere di Rimini.

di Elisabetta Santandrea

Da otto anni lavora al SerT, forte di un’esperienza divisa fra il servizio in ambulatorio e quello all’interno del carcere di Rimini. Francesca Forlazzini, 32 anni, vive a Bellaria Igea Marina e in anni di lavoro sul campo, ha una visione piuttosto chiara della situazione legata all’uso e abuso di stupefacenti sul nostro territorio. E’ una situazione sommersa - esordisce Francesca - dove l’uso di sostanze è lontano dallo stereotipo classico del drogato, appannaggio di “figli di papà” o comunque di ragazzi che vivono in un benessere acquisito che consente loro molta libertà. Non si considerano tossici, anzi, la caratteristica più comune è che riescono a gestire bene le sostanze che usano: insomma, non danno nell’occhio”. Ma ci sono, e il fenomeno è più preoccupante di quanto possa sembrare, proprio perché non c’è reale coscienza di cosa l’uso di certe sostanze e di certi ‘cocktail’ possa portare. “Chi è in cura presso il SerT - precisa Francesca - spesso ha scoperto il servizio per sentito dire e ci arriva per lo più quando è ormai alla frutta, in balia di una dipendenza evidente. Oltre a coloro che si rivolgono direttamente al SerT, la mia visione personale del problema è ampliata dal contatto col carcere: in base alla legge sulla tossicodipendenza (n.309/90), abbiamo il compito di mettere a punto programmi alternativi alla detenzione, applicabili a chi viene condannato per un periodo inferiore ai quattro anni. Spesso sono ragazzi cui vengono subito concessi gli arresti domiciliari, ma si riesce frequentemente a stabilire un aggancio importante, sia per il recupero sia per monitorare l’entità del problema, legato anche alla microcriminalità, diffusissima a Bellaria Igea Marina, complice la forte immigrazione. E non parlo solo di stranieri. Si pensi a chi viene a farsi la vacanza pagandosela con lo spaccio in discoteca. E non sono pochi”. Insomma, Bellaria Igea Marina come un piccolo ‘eldorado’ dove con un po’ di fortuna ci si fanno le vacanze gratis. “Altro aspetto importante sono i programmi obbligatori imposti dalla Prefettura a chi viene ‘pizzicato’ per detenzione o uso. La Prefettura impone un colloquio di consulenza col SerT relativo alla sostanza di abuso (art. 121) o, nei casi più gravi, un colloquio cui segue un programma trimestrale di consulenza e controllo medico (art. 75). Da Bellaria e Igea ce ne arrivano a decine”. Un lavoro spesso ostacolato dagli avvocati, che nel caso di semplice colloquio consigliano ai loro clienti di non presentarsi al SerT. “Facendo un danno ai ragazzi stessi e al sistema della prevenzione in generale”. E, in quanto a prevenzione, Francesca rileva una carenza cronica sul territorio comunale. “Sarebbe importantissimo cominciare con programmi di prevenzione fin dalle scuole medie. E’ lì che molti ragazzi si avvicinano alla sigaretta, per poi passare anche al consumo di alcolici. Spesso, a quel punto, provare qualcosa in più diventa normale. E non è il male della ‘canna’: è che questa è associata a sigaretta e alcool, a volte alla cocaina o al crack. E’ una miscela esplosiva di cui non si rendono assolutamente conto, perché appunto manca informazione, presso i ragazzi così come presso le famiglie”. Francesca parla di disinformazione, ma anche di poca apertura all’ascolto di quelli che sono i problemi dei figli. “Gli adolescenti in particolare, ci mandano mille segnali, sta a noi coglierli. Mi è capitato che molti genitori riminesi siano venuti al SerT anche solo per informarsi su sostanze e comportamenti a rischio, nessuno da Bellaria e Igea. E’ sintomatico di un modo di pensare tutto provinciale, di chi liquida i comportamenti con un “ma cosa vuoi che sia” o fa semplicemente finta di niente”. Insomma, troppi occhi che guardano, ma poi fanno finta di non avere visto.

Per chi cerca aiuto
SerT Rimini, tel. 0541/325112 - fax 0541/325113; Francesca: tel. 0541/325107;
L’Osservatorio provinciale sulle dipendenze di Rimini è raggiungibile al numero 0541/325104-05.