Il pasticcio Darsena

 

Italo Lazzarini applaude Mara Garattoni: “L’unico voto coerente e di buonsenso politico in Consiglio. La maggioranza ha votato un atto illegittimo e ha buttato all’aria decisioni recenti che andavano in altra direzione”.

 

“Condivido la posizione assunta da Mara Garattoni, l’unica ad avere espresso un voto giusto e coerente in consiglio comunale”. Italo Lazzarini rompe il silenzio che si era imposto dopo la sconfitta elettorale dello scorso giugno. E torna ad animarsi sui destini di un’opera, la darsena, che conosce da vicino per averla avuta fra le mani nel periodo in cui è stato sindaco di Bellaria Igea Marina. “Come si fa a fare un atto che si configura come un accordo di programma vero e proprio (in quanto è un impegno reciproco, con tanto di firme dei soggetti coinvolti, quindi molto di più di un indirizzo) quando l’accordo è sottoscritto da soggetti che non hanno titolo a farlo? E’ un atto illegittimo col quale il Comune ha fatto un favore a qualcuno. E’ una cosa gravissima e l’opposizione avrebbe dovuto chiedere il voto per appello nominale.”

Perché non avrebbero titolo?

Semplice. Per discutere della darsena a mare il soggetto titolato è Portur, mentre per discutere di tutta la parte a monte i soggetti titolati sono tutti coloro che hanno proprietà su quell’area. Fra questi ci sono, oltre al Comune, diversi soggetti privati. E poi che faccia tosta ha questo sindaco?

Faccia tosta?

Circa due anni fa Portur chiese di presentare il Piano particolareggiato della darsena avendo già in mano la concessione demaniale, e il Comune non glielo consentì perché nel frattempo aveva deciso di farla in proprio. Il problema è che il Comune non ha combinato nulla e ha fatto perdere alla città altri due anni. Ma non è tutto.

Vada pure avanti.

Come si fa a fare una specie di accordo di programma su una materia come questa senza il parere dei dirigenti interessati, cioè edilizia e urbanistica e settore economico-finanziario? Non solo. Per la darsena a mare il documento approvato propone una modifica al progetto precedente, un ampliamento dei servizi: ma lo sanno che con una modifica il progetto deve ritornare al Ministero per essere esaminato? Che occorre fare un altro “modello matematico” e spendere circa 300 milioni di vecchie lire? E’ quello che è già accaduto nel 1996, quando ero sindaco: per rimediare ad un errore precedente, sono stato costretto a rifare il modello matematico e a spendere 200 milioni di lire.

Il nuovo progetto parla di un aumento della parte coperta (cioè servizi) relativamente alla darsena a mare per 3mila metri quadrati.

Come si fa a promettere una cosa del genere quando la Provincia in passato ha già bocciato la variante che chiedeva proprio questo tipo di aumento, in quanto in contrasto col Piano paesistico? Così come i posti barca: come può il sindaco dire che saranno aumentati se sono già fissati dal Piano regionale? Spera che la Regione cambi questo Piano? Sono tutti aspetti che dovevano essere esaminati dal punto di vista edilizio, urbanistico, procedurale e finanziario dai dirigenti del nostro Comune: perché non l’hanno fatto?

Passiamo alla zona a monte interessata alla darsena.

Si è dimenticata la Giunta di aver fatto un Piano dei servizi per cui ha l’obbligo di attuare una lottizzazione unica su tutta quell’area? E il parcheggio da 600 posti auto già previsto che fine farà? Hanno trovato gli accordi con i diversi proprietari? Ma ci sono altri due aspetti ancora più gravi.

Quali sono?

Uno riguarda la scuola. Nel Piano dei servizi la quantità di terreno a disposizione della scuola è di 10 mila metri quadrati mentre adesso l’hanno ridotta di 3500 metri quadrati. Ma si può fare un Piano dei servizi, che comunque ha anche dei costi, e qualche mese dopo mandare tutto a carte quarantotto? Ma è questo il modo di amministrare una città?

E l’altro?

L’accordo che la giunta ha portato nell’ultimo consiglio comunale prevede che nell’area a monte vengano costruiti altri 9000 metri cubi, metà a residenziale e metà con destinazione commerciale. Ma non erano contro la cementificazione questi signori? Cosa dicono i Verdi che fanno parte della maggioranza? E cosa penserà il presidente della Provincia Nando Fabbri, che qualche giorno fa ha sollevato il problema di fermare l’espansione edilizia?

A cosa corrispondono 9 mila metri cubi in più su quell’area?

In termini di residenziale, più o meno ad altri 40 appartamenti di 60 metri quadrati l’uno. Ma come ho già detto, solo la metà è residenziale, l’altra metà sarà commerciale, con buona pace dei nostri commercianti locali.

Se lei fosse stato in consiglio comunale avrebbe votato contro?

Certo. Comunque la si guardi, la posizione assunta dalla Giunta è indifendibile. Invece di tante chiacchiere, perché non hanno fatto il piano particolareggiato due anni fa? E guardi che potevano farlo perché hanno governato per 5 anni da soli. Avevano anche una bozza di piano generale di tutta la zona che va da mare a monte, avrebbero potuto chiamare l’Università di Firenze e completare quello studio: non hanno fatto nemmeno questo.

Ecco perché condivido il voto contrario del presidente del consiglio comunale: Mara Garattoni è stata l’unica ad avere buonsenso politico. Anche se ...

Anche se…

Non riesco a capire come Mara Garattoni possa continuare a stare lì, a far parte di una simile maggioranza.